Nelle orecchie di Dante. Speciale “TRADIRE – LE RADICI NELLA MUSICA”

Concerto a cura dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena

Le voci e la musica dei trovatori provenzali scorrono come vene d’acqua sorgiva nell’immaginario musicale di Dante Alighieri, ed erano parte integrante dell’universo sonoro italiano a cavallo fra Due e Trecento. Subito dopo la morte di Dante, le vicende dell’amor cortese hanno continuato a sopravvivere nelle ballate fiorentine di cui oggi siamo costretti a ricostruire il suono partendo dalla filologia dei loro sparuti reperti. Mentre ci affanniamo alla ricerca delle musiche perdute, tuttavia, le voci dei trovatori non possono fare a meno delle nostre e del nostro immaginario sonoro attuale, per essere ascoltate ancora.
Conversando con Stefano Jacoviello, Enea Sorini e Peppe Frana – specialisti sensibili e sapienti del repertorio medioevale – ci guideranno in questo affascinante dondolio fra passato e presente, per scrutare anche solo un po’ il panorama musicale dell’epoca, fra danze, lai e cansó, provando a metterci “nelle orecchie di Dante”.

Enea Sorini – voce, salterio, percussioni
Peppe Frana – oud, guinterna
Conduce Stefano Jacoviello (Università di Siena, Accademia Chigiana)

PROGRAMMA:

  • Kalenda Maia
    Raimbaut de Vaqueiras (1180 – 1207) 
  • Che ti GIOVA NAscondere
    Ballata, Anon. Codex Rossi (Biblioteca Apostolica Vaticana, Rossi 215)
  • Chanson douille mot son plan e prim
    Arnaut Daniel (1150 – 1210)
  • La Quinte Estampie Royale
    Anonimo 
  • I’vo’ bene a chi vol bene a me
    Ballata, Ser Gherardello Da Firenze, Codex Squarcialupi (Florence, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Pal. 87)
  • Tre fontane
    Istampitta, Anon. (London, British Museum Add. 29987)
  • Leu chansonet’e vil
    Guiraut de Bornehl (1138 – 1215)
  • Tan m’abbellis jois et amors e chans
    Berenguier de Palazol (1160 – 1209)
  • Lo ferm voler
    Arnaut Daniel (1150 – 1210) 
  • ISABELLA
    Istampitta, Anon. (London, British Museum Add. 29987)
  • Chansoneta farai vencut
    Raimon de Miraval (1180–1220)
  • Amor mi fa cantar alla FRANCESCA
    Ballata minima, Anon. Codex Rossi (Biblioteca Apostolica Vaticana, Rossi 215)

Enea Sorini
Cantante, percussionista e suonatore di salterio, è specializzato nel repertorio musicale medievale e rinascimentale. Presente sui palchi di Festival e stagioni concertistiche di prestigio in tutto il mondo, collabora principalmente con l’Ensemble Micrologus (Assisi), Les Musiciens de Saint-Julien (Parigi), La Morra (Basilea), Pera Ensemble (Monaco/Istanbul), laBarocca (Milano). Ha lavorato con il coreografo/ballerino belga Sidi Larbi Cherkaoui. Ha inciso per Alpha, Sony, Hyperion, Tactus (di cui 2 “Diapason d’or”); è stato trasmesso e ha lavorato per le emittenti di Radio3, Radio France, RSI Svizzera, Polskie Radio, WDR3.

Peppe Frana
Appassionatosi in giovane età al rock, viene presto folgorato dall’interesse per le musiche modali extraeuropee. Intraprende lo studio dell’oud turco e di altri cordofoni a plettro durante frequenti viaggi in Grecia e in Turchia, dove frequenta alcuni tra i più rinomati maestri: Ross Daly, Yurdal Tokcan, Omer Erdogdular, Murat Aydemir, Daud Khan Sadozai. Dall’incontro con l’Ensemble Micrologus scaturisce l’interesse per la musica del medioevo europeo e per il liuto a plettro, di cui diventa presto uno dei più apprezzati solisti e insegnanti, specializzandosi nel repertorio trecentesco italiano. Dal 2013 studia liuto medievale con Crawford Young presso la Schola Cantorum Basilensis. È laureato con lode in filosofia presso l’Istituto Universitario “L’Orientale” di Napoli.

21 settembre 2021 – ore 21:30
Palazzo Chigi Saracini – Via di Città, 89, Siena
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