Cura e cultura in carcere. Un binomio possibile

L’incontro vuole essere un’occasione di racconto e riflessione sul ruolo del Polo Universitario Penitenziario all’interno delle carceri toscane rivolto agli studenti, alle associazioni, ma anche a coloro che hanno (avuto) esperienze di detenzione, a coloro che lavorano all’interno degli istituti di pena e, più in generale, a tutti i cittadini che, a “distanza di sicurezza”, osservano, attraverso i media, questa complicata realtà.

Una ricognizione delle esperienze realizzate dai quattro Poli (Firenze, Pisa, Siena e Siena per Stranieri), con un’attenzione particolare all’analisi della dimensione “cultura come antidoto alla violenza” esposta da voci e sguardi diverse per condizione, appartenenza, professione e provenienza: accademici, tutor, studenti detenuti, agenti di Polizia Penitenziaria, rappresentanti del volontariato dei quattro Atenei e delle tre province toscane, restituiranno un quadro dell’esperienza degli ultimi anni.

La missione principale del Polo è quella di garantire ai soggetti in esecuzione penale il diritto allo studio universitario e le quattro Università che lo compongono (Firenze, Pisa, Siena e Siena per Stranieri) si impegnano, in collaborazione con la Regione e con il Prap, a offrire ai detenuti l’accesso a tutti i corsi di laurea attivati nel territorio toscano, contribuendo così al percorso volto a “Garantire entro il 2030 ad ogni donna e uomo un accesso equo ad un’istruzione tecnica, professionale e terziaria – anche universitaria – che sia economicamente vantaggiosa e di qualità” (Agenda 2030, 4.3. Obiettivi di Sviluppo Sostenibile).

L’università e la cultura accademica si sono prese cura del territorio ristretto dell’istituzione carceraria e, al contempo, con la loro presenza, ne hanno ampliato, e continuano a ampliarne, il perimetro di possibilità, permettendo accessi a persone, spazi di conoscenza, riflessione, immaginazione di modi e mondi altri, alternativi e migliori, agendo da antidoto a culture malate, violente, entropiche che la chiusura della struttura, inevitabilmente, rischia di favorire.

Presentazione
Maria Grazia Pazienza (Università di Firenze)

Saluti
Maria Paola Monaco (Delegata della Rettrice all’Inclusione e Diversità Università di Firenze)

Interventi

Andrea Borghini (Università di Pisa) introduce: Carlo Scaraglio (Studente universitario)

Antonella Benucci (Università di Siena per Stranieri) introduce: Viola Monaci (coordinatrice tutor Polo Pentitenziario)

Massimo Bianchi e Fabio Mugnaini (Università di Siena) introducono: Filippo Gioffrè (Seminari dell’Università di Siena coordinati dal Professor Alessandro Fo)

Vincenzo Scalia (Università di Firenze) introduce: Luigi Mezzacapo (Agente presso la Casa Circondariale La Dogaia)

Discussione e interventi del pubblico

Modera: Silvia Pezzoli (Università di Firenze – AVP Associazione Volontariato Penitenziario)

23 settembre 2021 – ore 17
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