Il metodo scientifico per affrontare il mare delle informazioni
Evento conclusivo Scienzestate 2021
Come provare ad affrontare la Babele comunicativa – Carlo Sorrentino
Viviamo in un enorme disordine informativo, attribuibile a un ambiente comunicativo densissimo di informazioni, popolato da sempre nuovi attori, ognuno portatore di un proprio punto di vista e in grado di produrre facilmente informazioni. Tutto ciò ha completamente modificato il rapporto fra le fonti informative, il sistema dei media e il pubblico. L’intervento si concentrerà sulla ridefinizione di tali rapporti e delineerà i passaggi necessari a sviluppare un’ampia alfabetizzazione digitale, che permetta a ognuno d’agire con consapevolezza in tale ricchezza, per non subirla, imparando a scernere il vero dal verosimile e, soprattutto, disvelare l’inverosimile.
Il ruolo dei dati statistici nel ridurre la comparsa di fake news: caso di studio Ius soli – Adham Kahlawi
Prima della diffusione delle informazioni su Internet, l’affidabilità di una notizia era determinata dalla fonte: ad esempio il New York Times o la BBC World News erano considerate fonti affidabili per il cittadino. Con l’avvento di Internet, ed in particolare con la diffusione dei social media, l’attenzione si è concentrata solo sulle notizie e si è perso di vista il soggetto che la riporta, il che ha favorito il dilagare del fenomeno delle fake news. In realtà, questo fenomeno è sempre stato presente, ma la velocità della loro trasmissione nei giorni odierni ne fa una caratteristica peculiare della nostra era. Inoltre, non c’è modo di impedire la creazione di false notizie o di arrestarne la diffusione, soprattutto nel mondo della politica. Pertanto, i legislatori devono prestare attenzione e lavorare per sviluppare progetti di legge integrati in modo che la loro attività non diventi un facile bersaglio per la diffusione di fake news.
Prodotti ittici sostenibili e di qualità: mission (im)possible? – Giuliana Parisi
La percezione che il consumatore comune ha nei confronti del pesce di allevamento è sicuramente molto diversa da quella che si ha nei confronti di altri prodotti di origine animale. Quante volte sarà capitato di sentire, andando in pescheria o nel reparto del pesce di un supermercato, chiedere di un pesce che si acquista: “ma è pescato o allevato?”. Nei confronti del pesce selvatico il consumatore ha un atteggiamento particolare, dettato da spinte di tipo più emotivo che razionale, che porta ad attribuirgli una superiorità dal punto di vista nutrizionale, etico, qualitativo lato sensu… e che porta ad una differenziazione economica di prezzo rilevante e sorprendente… eppure l’acquacoltura è l’attività zootecnica che fornisce ormai più del 50% del prodotto che arriva sulle nostre tavole e che sarà sempre più in grado di soddisfare le esigenze di una popolazione mondiale che supererà i 9 miliardi entro il 2050 e che vede i prodotti ittici come una componente importante della dieta, sia nei paesi industrializzati che nei paesi in via di sviluppo.
I falsi miti della fisica – Franco Bagnoli
Ci sono un certo numero di “miti” che riguardano la fisica e che può valere la pena di esplorare. Il primo è l’equazione dell’amore (equazione di Dirac): è vero che descrive un legame indissolubile tra le persone? Viene tatuata correttamente? Il secondo mito riguarda le microonde (compresi i cellulari e il wifi): sono veramente pericolose? Possono essere evitate? Conviene spegnere il wifi durante la notte? I cibi cotti con le microonde sono radioattivi? Infine, parleremo di radioattività, bombe atomiche e centrali nucleari: la radioattività è solo artificiale? Le sostanze radioattive sono le sole che possono causare mutazioni? Le centrali nucleari possono esplodere come bombe atomiche?
24 settembre 2021 – ore 17
Aula Magna del Rettorato – Piazza San Marco, 4, Firenze
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